Fino a diventare natura morta

Alexa guarda la città – la vista è pazzesca – vetrate ampie e grattacieli neri a fendere il cielo altrettanto nero mentre i suoi occhi chiari si specchiano. Trattiene il respiro, come sempre, davanti a quella vista, e Damien guarda lei, lo stesso stupore sul viso – lo stesso destino dietro l'angolo. Ti voglio dipingere… Continua a leggere Fino a diventare natura morta

Attraverso la pagina

Il corridoio prende a girare su di sé, ed io sono così contenta. Il mondo è diviso tra quelli gentili e gli altri. Ci sono quadri alle pareti. Le tinture vorticano, il vuoto nel mio stomaco si condensa. È più facile essere gli altri, perciò quelli gentili si stanno estinguendo. Muoiono di notte e anche… Continua a leggere Attraverso la pagina

Stand by

Ho un Vuoto Cosmico, di quelli per cui mangeresti dalle undici di mattina alle nove di sera, per cui staresti tutto il giorno steso nel letto a guardare il soffitto – e non c'è nulla. Ho passato la mattinata a leggere Fosca, il pomeriggio non ricordo. Ho avuto un paio di cose da fare, così,… Continua a leggere Stand by

Come si fa

Apro gli occhi – sonno turbolento, di sprazzi e baleni contro le tempie – mi sento uno straccio. Decido di restare a letto, quindi mi rigiro e socchiudo gli occhi. La luce filtra dalle tapparelle non del tutto abbassate ed io non so che fare. Penso, forse. Mi porto le mani tra le gambe e… Continua a leggere Come si fa

Pagare un pedaggio

Fanny scuote la testa e ride. È quel genere di ragazza a cui non si riesce a dire di no, con cui ogni cosa diviene diversa, stramba, meno terribile – e così Timothy la bacia, anche se sa di fumo di sigaretta e a lui non piace poi molto quel sapore. Ma lo fa e… Continua a leggere Pagare un pedaggio

Ricordati di rifare il letto

Mi sono affacciata lentamente. Il letto era disfatto, come sempre, e non ti sei preoccupato di rimettere in ordine la camera. Nemmeno se te ne sei andato. Hai lasciato tutto così com'era, soqquadro, perché per te era OK, non c'era motivo di perdere tempo a sistemare, a stare dietro a cose del genere, che distraggono… Continua a leggere Ricordati di rifare il letto

Domande esistenziali senza risposta

Ho visto un uomo che t'assomigliava – ma tu chi sei? ed io? Indossava un'uniforme, piangeva e un po' anche rideva, o forse ero io a piangere e a vedere tutto un po' più triste, o ridevo rendendo tutto meno penoso. Ho visto una settantanne e subito ho pensato a te – e chi sei?… Continua a leggere Domande esistenziali senza risposta

Se non in una notte così

S'è spento il sole in fondo ai suoi occhi, e le stelle si sono accese nei nostri sguardi sospesi, nel nostro muto parlare. Gli chiedevo da dove venisse, cosa facesse, dove andasse, cose così, cose della vita. E lui rispondeva, rispondeva in un modo dolce, appena accennato, incrollabile. Lo guardavo dritto in viso e mi… Continua a leggere Se non in una notte così

E lui non dice nulla

Le notte stellari s'accendono tra le sue labbra ogni volta che ride, e lo fa appena appena, giusto per accennarlo, per far intendere di stare ridendo – poi chissà se rida davvero, se sia veramente felice. Guarda sempre fuori dal finestrino ogni volta che sono assieme, e lui ogni tanto le lancia qualche sguardo lento,… Continua a leggere E lui non dice nulla

Non capisco l’arte, ma…: Progetto Pramagiovani

    Venerdì cinque aprile, Bergamo – a portata di tiro – in una terra conosciuta, confidente, amica. Una quarantina di minuti di pullman, poi una decina di auto e infine a piedi – e così siamo arrivati alla mostra "Alea". Camminando per la via principale di Città Alta, ci dicevamo le cose che ci… Continua a leggere Non capisco l’arte, ma…: Progetto Pramagiovani