Vuoi più canzoni?

Le solleva il vestito a fiori oltre le cosce, mentre gli sta seduta sulle gambe. Ha la risata più straziante del mondo – ti piega, ti spezza, e ti lascia con la faccia a terra. L'aria sa di lei e non può che ricordare i giorni di sole in cui correva nei campi di granoturco… Continua a leggere Vuoi più canzoni?

Racconto di breve respiro sullo squillare di un telefono

Il telefono squilla ed ella va a rispondere. Ci sono i soliti tuu-tuu, che finiscono sempre per essere i rumori d'apparecchio telefonico che più detesta – o che più hanno significato, e quindi che si finisce immancabilmente per detestare. Che siano pubblicità, che sia lei a non rispondere abbastanza alla svelta – che sia lui… Continua a leggere Racconto di breve respiro sullo squillare di un telefono

“I dolori del giovane Werther” – J. W. von Goethe

A volte il corpo umano è troppo piccolo per custodire le passioni che nascono, prendono forma, implodono nel cuore. Certi battiti sono troppo forti, troppo tanti per essere contenuti in così poche costole. Lo sa, Werther, che gli eccessi fanno parte dell'animo delle persone quanto la fede, la voglia di vivere – o di morire… Continua a leggere “I dolori del giovane Werther” – J. W. von Goethe

Il lago che dà serenità

    Il lago del Gallo, nei pressi di Livigno, era azzurro in quel giorno di agosto, il cielo era dello stesso colore, un po' più cobalto. L'acqua era placida, come adagiata sul fondo, così, mentre il vento s'alzava in folate placide. Non c'era il caldo soffocante di agosto, l'estate sembrava ristretta, schiacciata dall'aria montanina… Continua a leggere Il lago che dà serenità

“Sulla strada” – J. Kerouac

Il libro inizia, le parole prendono a fluire, e si genera LA consapevolezza. Non è una cosa qualunque, ma LA COSA. Nasce così, tra il primo punto a capo – "dopo la separazione da mia moglie" – e quel Dean Moriarty, appeso lì, sul vuoto, sull'esistenza. Pagina uno e la vita sulla strada è viva,… Continua a leggere “Sulla strada” – J. Kerouac

Dalla parete bianca a

La parete è bianca. Il ronzio della lampadina al neon è un sottofondo strano, m'innervosisce, ma non lo faccio smettere. Le mie orecchie si lasciano solleticare da quel brusio e da quello della notte. Le cicale rianimano campi vuoti, dimenticati. Ci vuole un attimo e sulla parete ci sono i miei pensieri, un universo in… Continua a leggere Dalla parete bianca a

Il mese per

  Gennaio lascia l'asfalto bagnato. Il cielo piange e non c'è consolazione che possa ripagare lacrime così grandi. Lei resta in piedi nella tempesta, i suoi capelli s'agitano ovunque, i suoi seni oscillano sulla carne. Ci vorrebbe un bagliore che rischiari quelle nuvole di piombo, quei respiri d'acciaio che si gonfiano nei polmoni. Ci sono… Continua a leggere Il mese per

Battaglia sulla pagina

Il cursore lampeggia davanti ai miei occhi, m'invita – lampi neri nel cielo bianco. Io, però, questa sera non so come riempire i silenzi, l'ostilità d'una pagina immacolata. Non sempre si hanno le parole giuste o si riesce a combinare qualcosa con tutti i pensieri che s'attorcigliano e s'avviluppano sulla punta della lingua. Scivoleranno giù,… Continua a leggere Battaglia sulla pagina

Piccole parentesi su grandi inizi

Quando le feste passano lasciano sempre quella sensazione di appiccicoso sotto alle unghie, quella malinconia che gli anni si portano addosso e non c'è verso di scordarsela mai del tutto. Sarà l'inverno alle porte, saranno i pasti interminabili con i parenti ed i sorrisi che sanno di stantio, sarà il grigio del cielo che non… Continua a leggere Piccole parentesi su grandi inizi

Nel verso giusto

La sala è in bianco e nero, la luce filtra tenue. Nella penombra ci muoviamo, ci troviamo, accenniamo qualche passo, forse un ballo. M'avvicino al tuo viso, cerco il tuo respiro che ancora sa di dentifricio e vagamente di whiskey. Il sole è tramontato da un po', magari sta per albeggiare. Stiamo racchiusi in uno… Continua a leggere Nel verso giusto